L’occupazione suolo pubblico si riferisce all’uso dello spazio pubblico, ossia rivolto alla collettività, da parte di soggetti privati. Il suolo pubblico, per sua propria caratteristica appartiene alla collettività e quindi può essere occupato solo in via temporanea e previa autorizzazione. L’occupazione del suolo pubblico, può non riguardare solo lo spazio propriamente detto, ma anche il sottosuolo e il soprassuolo e in genere, i beni del Demanio statali appartenenti al patrimonio indisponibile del comune, nonché di aree private gravate da servitù di uso pubblico.
L’occupazione del suolo pubblico è richiesta per molte diverse necessità:
- attività commerciali
- attività turistiche
- associazioni e fondazioni che organizzano manifestazioni ed eventi
- esecuzione di traslochi
Essendo il suolo “pubblico” non è a diretta disposizione dei cittadini e dei vari esercizi commerciali. Per questo motivo, prima di poterlo occupare, per qualsivoglia necessità, è obbligo richiedere appositi permessi.
Occupazione suolo pubblico: la regola generale
L’occupazione di suolo pubblico viene richiesta per attività commerciali, ma anche da attività artigianali. Come abbiamo detto essendo il suolo di proprietà dello Stato, non può essere a disposizione esclusiva di privati, anche solo per un lasso di tempo momentaneo, se non opportunamente regolamentato. Essa viene concessa solo dietro precisa richiesta, rivolta agli uffici e agli organi competenti. E questo vale anche e soprattutto quando si tratta dei Traslochi a Milano.
Chi stabilisce le Norme di regolamentazione
La regolamentazione in materia di occupazione di suolo pubblico è di gestione Comunale. Ogni comune, all’interno del proprio regolamento, stabilisce le condizioni che permettono l’utilizzo del suolo pubblico da parte dei privati. E’ il Comune che stabilisce i modi e i canoni per accedere al permesso di uso, tenendo conto anche di aree soggette a restrizioni particolari o a condizioni di accesso e viabilità ordinarie. In pratica spetta al Comune stabilire l’ammontare dei canoni per l’occupazione ed individuare tutte le aree che prevedono condizioni particolari, aventi valore ambientale, archeologico, o storico artistico.
Occupazione suolo pubblico a Milano
Milano, come tutti i comuni italiani ha le sue norme per l’occupazione di suolo pubblico (che si intende temporaneo in caso di trasloco). L’occupazione temporanea è quella che non può superare i 14 giorni e viene richiesta per:
- Traslochi
- lavori edili
- spazio libero per manovra mezzi
- lavori stradali
- lavori su facciate per verifiche in corda di sicurezza.
Autorizzazioni e pagamenti
Chi deve occupare spazi ed aree pubbliche (verde compreso) che fanno parte del Demanio, del patrimonio comunale, o spazi privati sui quali vi sia, nei modi e termini di legge, servitù di pubblico passaggio deve:
- richiedere concessione per l’occupazione di suolo pubblico (Osp)
- effettuare il pagamento di un canone (Cosap).
Il canone Cosap si calcola in base a determinati criteri, indicati nel dettaglio anche sul sito del Comune di Milano. Tra questi ricordiamo:
- durata dell’occupazione espressa in giorni
- superficie occupata (Mq o Ml)
- importanza delle aree e degli spazi pubblici richiesti
- disagio percepito dall collettività e tipo di attività esercitate dai titolari delle concessioni
- valore economico della disponibilità dell’area
L’occupazione temporanea si intende per non più di 14 giorni, altrimenti si parla di occupazione permanente (che prevede diversi canoni e diverse modalità di richiesta).
Rilascio dell’autorizzazione
La richiesta di occupazione suolo pubblico deve essere presentata all’Ufficio Permessi del Comando Decentrato di Polizia Locale del Comune di Milano, compilando e firmando apposito modulo.
Il rilascio dell’autorizzazione è contestuale alla richiesta, per cui può essere ottenuto nell’immediato, salvo non sia necessario l’intervento della P.L. riguardo la viabilità. In questo caso sarà lo stesso Ufficio a dare indicazioni.
Utilizzo dei veicoli
Se vengono utilizzati veicoli (come nel caso dei Traslochi Milano) nell’Area C (centro storico che prevede determinate restrizioni per alcuni mezzi) è obbligatorio il pagamento specifico. Se l’autorizzazione invece riguarda il passaggio in ZTL, oltre all’autorizzazione di occupazione, si dovrà richiedere anche il permesso di transito. In questo caso all’Ufficio saranno necessarie anche le carte di circolazione dei mezzi da autorizzare.
Uso dei cartelli
Se durante il trasloco occorresse utilizzare cartelli di avviso o informazione, l’autorizzazione va richiesta almeno 4 giorni prima. Ovviamente i cartelli utilizzati devono essere omologati. I cartelli sono a carico del titolare del permesso e devono essere posizionati almeno 72 ore prima dell’inizio dell’occupazione. Gli agenti della polizia municipale sono preposti al controllo, affinché tutto si svolga regolarmente, senza alcun pericolo per le persone.