Il caposquadra è una figura basilare e fondamentale in ogni tipologia di lavoro. Questo perché dove è richiesto un lavoro di gruppo, che coinvolga più persone e professionisti, l’organizzazione delle squadre di intervento è alla base di ogni lavoro ben riuscito. Dove non ci sono regole e organizzazione, non potrà esserci, di conseguenza, nessun buon lavoro e gli obiettivi prefissati verranno sicuramente mancati.
Non fa eccezione una ditta a Milano traslochi dove il coordinamento e la professionalità del caposquadra sono due dei requisiti fondamentali che deve avere affinché gli addetti possano assolvere, ciascuno, ai propri compiti.
Caposquadra: l’importanza del suo ruolo
Il caposquadra, ha una funzione fondamentale sia nell’esecuzione del lavoro manuale vero e proprio, sia in materia di sicurezza. La sua figura è quella responsabile del collegamento sul campo tra i lavoratori, il cliente e il titolare. Funge da mediatore tra i diversi soggetti coinvolti nel progetto. E’ il caposquadra ad impartire gli ordini durante il lavoro, ad assegnare i compiti allo staff ed è quello che garantisce il giusto e sicuro svolgimento dell’intera opera. Inoltre è sempre il caposquadra ad essere responsabile delle attrezzature e dei mezzi da utilizzare.
Caposquadra e norme di Sicurezza
I ruoli, le mansioni, le competenze, le responsabilità e le sanzioni sono definiti dal Decreto Legislativo 81-08 e successivi aggiornamenti, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il caposquadra è identificato, nel decreto con il Preposto e ne esplica così le mansioni:
“persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa”.
Le sue responsabilità sono:
- recepire e condividere il piano di lavoro;
- condurre i lavori secondo il piano di lavoro;
- verificare che il piano sia correttamente eseguito dall’inizio alla fine;
- assegnare i compiti ai diversi operatori della squadra;
- spiegare gli obiettivi e i compiti assegnati, se necessario approntando liste di check;
- controllare il comportamento del personale, anche nell’uso di attrezzature e di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI);
- decidere circa l’inizio, la continuazione, la sospensione, la ripresa, il termine dei lavori, tenendo conto di tutte le condizioni contingenti.
I rapporti con il committente
Al caposquadra compete tenere i rapporti con il committente durante lo svolgimento del trasloco. Qualunque iniziativa e/o imprevisto deve essere preso da lui in carico e deve essere, ove possibile, risolto nel più breve tempo possibile. Il titolare ha in questa figura professionale i suoi occhi sul lavoro. Vede e controlla tutto quello che è fatto o non fatto sul cantiere del trasloco ed è al titolare che deve riportare qualunque attività. Ma la figura del caposquadra non è importante solo per il titolare della ditta di traslochi Milano.
Lo è anche e soprattutto per il cliente finale. La responsabilità è infatti anche quella di fare in modo che il committente abbia sempre una persona di riferimento per ogni esigenza. Una figura alla quale potersi rivolgere in caso di dubbi, domande, problemi o incertezze. Il caposquadra deve quindi saper intervenire prontamente per cercare di mediare e risolvere quanto prima le eventuali problematiche sorte.
Controllo del lavoro “a regola d’arte”
Un trasloco è un’operazione molto delicata. Comprende tutta una serie di azioni manuali, ma anche amministrative e burocratiche. A partire dalle autorizzazioni, ai permessi necessari, per concludere con i controlli finali, il caposquadra è sempre la persona di riferimento a cui rivolgersi. A lui si indirizza sia il cliente che il datore di lavoro, per ogni esigenza o criticità.
É una figura che deve essere in grado di gestire lo stress del cliente. Impegno tutt’altro che semplice, soprattutto perché deve avere grande empatia e capacità di capire le esigenze del committente. Se qualcosa, durante l’esecuzione dei lavori, dovesse sfuggire e andare male sarà il caposquadra a dover eseguire le verifiche necessarie e prendere i dovuti provvedimenti.
Il suo compito, quindi, va ben oltre il trasporto fisico dei beni. Deve controllare che nulla sia rimasto indietro o dimenticato, che ogni cosa sia stata sistemata a dovere e deve assicurarsi che tutte le esigenze del cliente siano soddisfatte. Tutte mansioni fondamentali che spettano solo ad una figura competente e responsabile.